Come abbiamo avuto modo di introdurre nel nostro precedente approfondimento sulla compliance dell’Agenzia delle Entrate, in questi mesi il Fisco ha inviato delle lettere ai domicili di quei contribuenti nei confronti dei quali sono emersi degli specifici sospetti di irregolarità nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2014, per i redditi 2013.
Si tratta di una procedura che il Fisco ripeterà ogni anno, anche per altre dichiarazioni e comunicazioni, e che non va confusa con l’accertamento (che potrebbe seguire) o con altri provvedimenti delle Entrate.
Ma che cosa si può fare quando si riceve una lettera di compliance? E in caso di errori come ci si può comportare per poter procedere a una pronta regolarizzazione, evitando così sanzioni ben più pesanti?
Chiarimenti compliance Agenzia Entrate
In primo luogo, rammentiamo come chi riceve una comunicazione di questa tipologia da parte dell’Agenzia delle Entrate potrà richiedere chiarimenti seguendo le modalità che sono contenute all’interno della stessa comunicazione ricevuta.
Diverse sono le strade che il contribuente potrà seguire. In primo luogo, potrà telefonare al Centro di Assistenza Multicanale (CAM) ai numeri 848.800.444 da telefono fisso e 06.96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore), ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, selezionando nel menu vocale l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”.
Si potrà inoltre contattare la Direzione provinciale di competenza dell’Agenzia delle Entrate, oppure uno degli uffici territoriali. Naturalmente, il cassetto fiscale sul sito internet delle Entrate rappresenterà un valido aiuto per poter avere maggiori dettagli sulle caratteristiche dell’anomalia sospettata dal Fisco.
Documentazione giustificativa compliance Agenzia delle Entrate
Una volta che si sono ottenuti tutti i chiarimenti del caso sulla comunicazione inviata, il contribuente – magari, assistito da un consulente – potrà certamente comprendere se quanto segnalato dall’Agenzia delle Entrate ha i caratteri della concretezza (e pertanto sarà il caso di procedere a una dichiarazione integrativa con relativo versamento delle imposte dovute) oppure se invece la segnalazione dell’Agenzia delle Entrate non tiene conto di eventuali altri documenti e informazioni che chiariscono la posizione di regolarità del contribuente.
In questo secondo caso, il contribuente potrà trasmettere la documentazione giustificativa dell’anomalia segnalata direttamente e in formato elettronico attraverso l’applicativo CIVIS, oppure presentandola alla Direzione provinciale di competenza o ancora rivolgendosi a un intermediario che sia abilitato ai Servizi telematici di trasmissione della dichiarazione.
Regolarizzazione errori compliance Agenzia delle Entrate
Ben diverso è invece il caso in cui il contribuente prenda atto di aver commesso errori o omissioni nei confronti dell’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione oggetto di compliance.
In tale ipotesi infatti il contribuente dovrà presentare una dichiarazione integrativa, versare le maggiori imposte dovute (con gli interessi che andranno calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente effettuato) e le sanzioni in misura ridotta.
La dichiarazione integrativa dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica, indicando i redditi e gli imponibili non dichiarati (come segnalato nella lettera ricevuta a domicilio) e tutti gli altri dati che sono già esposti nella dichiarazione originaria e che non richiedono alcuna modifica.
Intuibilmente, al fine di evitare errori che produrrebbero ulteriori comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, il nostro consiglio è quello di consultare un consulente professionista e condividere con lui le indicazioni per regolarizzare le violazioni.
Chi invece volesse provvedere autonomamente potrà farlo utilizzando l’area apposita nel cassetto fiscale, dove si troveranno i link per poter scaricare la dichiarazione da integrare o il software di compilazione per la predisposizione e l’invio della dichiarazione integrativa e la stampa della delega di pagamento modello F24.
Sanzioni compliance Agenzia delle Entrate
Il contribuente che in questo modo intende rimediare agli errori commessi, potrà ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso e – versando le sanzioni dovute – beneficiare di una riduzione significativa, pur in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni. Più nel dettaglio, i soggetti interessati dalle comunicazioni della compliance potranno versare le sanzioni nella misura ridotta a 1/6 del minimo.
In ogni caso, per poter determinare con univocità e senza confusione la misura degli interessi che risultano essere relativi alla maggiore imposta dovuta e delle sanzioni che risultano essere conseguentemente correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta, i contribuenti potranno utilizzare l’applicazione “Calcolo delle sanzioni e interessi” che si trova all’interno del cassetto fiscale, nell’area della “Compliance per i cittadini“.
Si ricorda infine che è fondamentale cercare di calcolare in modo distinto le sanzioni ridotte correlate all’infedele dichiarazione (si pensi a redditi non dichiarati ai fini Irpef) e le sanzioni ridotte relative invece alla violazione prodromica e conseguenziale che eventualmente è stata commessa (si pensi all’omessa fatturazione ai ini IVA).
Versamenti regolarizzazione compliance Agenzia delle Entrate
Infine, si evidenzia che per poter versare le somme dovute dovrà essere necessariamente utilizzato il modello F24, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Nell’apposito campo “codice atto” bisognerà indicare la stringa indicata in alto a sinistra nella lettera ricevuta.
Si ricorda infine che il versamento delle somme dovute in seguito a comunicazione di compliance non possono essere rateizzate, e che le singole voci su imposte, interessi e sanzioni devono essere indicate in maniera distinta nel modello F24, con gli appositi codici tributo.