• Chi Siamo
    • L’avvocato a Padova
    • L’avvocato a Milano
  • Le Attività
    • Contratto e impresa
    • Avvocato successioni
    • Avvocato per malasanità
    • Avvocato divorzista
    • Avvocato diritto bancario
    • Avvocato informatica
    • Avvocato penalista
  • Consulenza Legale
    • Consulenza Legale Online
    • Costi della Consulenza Legale
Consulenza Legale Italia
  • Novità e Guide
    • Diritto Civile
    • Diritto d’impresa
    • Diritto Penale
    • Diritto Tributario
    • Diritto dell’emigrazione
    • Diritto della circolazione
  • Definizioni
    • Diritto civile: cos’è
    • Diritto penale: cos’è
    • Diritto amministrativo: cos’è
  • Contatti

Consulenza Legale Italia » Diritto Tributario e previdenziale » Cartella esattoriale, gli interessi devono essere sempre riportati in modo chiaro

  • Chi Siamo
    • L’avvocato a Padova
    • L’avvocato a Milano
  • Le Attività
    • Contratto e impresa
    • Avvocato successioni
    • Avvocato per malasanità
    • Avvocato divorzista
    • Avvocato diritto bancario
    • Avvocato informatica
    • Avvocato penalista
  • Consulenza Legale
    • Consulenza Legale Online
    • Costi della Consulenza Legale
  • Novità e Guide
    • Diritto Civile
    • Diritto d’impresa
    • Diritto Penale
    • Diritto Tributario
    • Diritto dell’emigrazione
    • Diritto della circolazione
  • Definizioni
    • Diritto civile: cos’è
    • Diritto penale: cos’è
    • Diritto amministrativo: cos’è
  • Contatti

Cartella esattoriale, gli interessi devono essere sempre riportati in modo chiaro

Avv. Tassitani Farfaglia consulenzalegaleitalia.it Cartella esattoriale, gli interessi devono essere sempre riportati in modo chiaro
Cartella esattoriale
Avv. Tassitani Farfaglia

Gli interessi nella cartella esattoriale – indice:

  • Motivazione del calcolo degli interessi
  • La cartella deve essere motivata

L’ordinanza n. 17765/2018 da parte della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate affermando che la cartella notificata al contribuente deve riportare in modo chiaro i criteri adottati per il calcolo degli interessi dovuti, e non può dunque omettere di motivare il pagamento di quanto viene richiesto.

Mancata motivazione calcolo degli interessi

La vicenda giunge in Corte di Cassazione su ricorso da parte dell’Agenzia delle Entrate, che impugnava la sentenza della Commissione tributaria regionale della Puglia, sezione di Lecce, in merito a una cartella di pagamento Irpef, in relazione alla mancata motivazione nella cartella del calcolo degli interessi maturati.

In particolare, l’ufficio per la riscossione deduceva il vizio di violazione dell’art. 3 della legge n. 241/90 e dell’art. 7 della legge n. 212 del 2000, nonché degli artt. 15, 20 e 25 del DPR n. 602/73, in relazione all’art. 360 primo comma n. 3 c.p.c., in quanto, erroneamente, i giudici d’appello, in riferimento al calcolo degli interessi sull’originaria sorte capitale, avrebbero ritenuto il difetto di motivazione della cartella, perché non sarebbe stato chiaro attraverso quali criteri l’ufficio fosse giunto a determinare gli interessi richiesti, ritenendo, pertanto, nulla la cartella, che conteneva solo la cifra globale degli stessi, senza l’indicazione del procedimento di calcolo e delle aliquote prese a base delle singole annualità.

La cartella su debito tributario deve essere motivata

Esprimendosi sull’unico motivo di ricorso, la Corte di Cassazione ricorda le sue stesse recenti pronunce in tal materia, affermando che in tema riscossione delle imposte sul reddito, la cartella di pagamento degli interessi maturati su un debito tributario deve essere sempre motivata, non rilevando dunque che il debito sia stato riconosciuto in una sentenza passata in giudicato, considerato che il contribuente deve essere opportunamente messo in grado di verificare la correttezza del calcolo degli interessi a lui imputati, tanto più che – ricordano gli Ermellini – alle cartelle di pagamento notificate dopo l’entrata in vigore della l. n. 212 del 2002 deve allegarsi la sentenza.

Nella fattispecie di cui si sono occupati i giudici della Suprema Corte, è la stessa Agenzia delle Entrate che evidenzia nel suo ricorso come non sarebbe necessaria nella cartella di pagamento l’indicazione delle modalità di calcolo degli interessi, sia perché è normativamente prevista, sia perché conoscibile, in quanto, determinata con provvedimento generale, ma ciò errando, in quanto, il contribuente deve essere messo in condizioni di verificare la correttezza di siffatto calcolo, senza essere obbligato ad attingere aliunde le nozioni giuridiche necessarie per ricostruire il metodo seguito dall’ufficio nei diversi periodi considerati.

Dunque, traendo le debite considerazioni finali di sintesi, quando l’Agenzia delle Entrate notifica una cartella di pagamento al contribuente, in questo caso per riscuotere un debito tributario, il Fisco non può omettere di motivare il pagamento di quanto viene richiesto al contribuente stesso, non indicando dunque i criteri che vengono adottati per il conteggio degli interessi che sarebbero da costui dovuti.

Una pronuncia che non innova rispetto al percorso giurisprudenziale già tracciato, ma che contribuisce a chiarire e rafforzare ulteriormente una posizione consolidata.

Avv. Tassitani Farfaglia – diritto tributario e previdenziale

Share on Facebook Share
Share on TwitterTweet
Share on Google Plus Share
Share on Pinterest Share
Share on LinkedIn Share
Share on Digg Share

Diritto Tributario e Previdenziale

  • Pensione invalidità civile
    Pensione di invalidità civile solo se si è cittadini residenti in Italia
  • Cartella esattoriale
    Cartella esattoriale, gli interessi devono essere sempre riportati in modo chiaro
  • Pensione di reversibilità internazionale
    Pensione di reversibilità internazionale, la Cassazione chiarisce i requisiti
  • Accertamenti fiscali
    Imposte sui redditi, il Fisco può guardare anche nei conti correnti dei congiunti
  • pensioni-inps
    Riforma pensioni e abolizione legge Fornero: cosa sta per cambiare
  • tia1
    Tassa rifiuti non dovuta se non si utilizza l’immobile
  • cartella-esattoriale
    Cartella esattoriale: è nulla se manca come sono stati calcolati gli interessi
  • notifica-accertamento
    Notifica accertamento fiscale: valida anche verso chi ha rapporti con il destinatario
  • Agenzia delle Entrate
    Avviso di accertamento: come comportarsi e cosa fare
  • bonus-casa
    Bonus ristrutturazioni e manutenzioni: detrazioni 2018
  • trascrizione-pignoramento
    Pignoramento dell’Agenzia delle Entrate ed errata trascrizione
  • agenzia-entrate
    Regolarizzazione errori compliance Agenzia delle Entrate
  • agenzia-entrate0
    Compliance Agenzia delle Entrate, cosa è e cosa contiene
  • cartella-pagamento-3
    Rateizzazione cartelle di pagamento
  • tfr3
    TFR, tra gli accantonamenti rientra anche l’indennità di disagio
  • cartella-pagamento
    Come pagare, rateizzare e sospendere le cartelle di pagamento
  • cartella-pagamento
    Cartella di pagamento: informazioni, iscrizione a ruolo e verifica regolarità
  • contratto-casa-vacanza
    Locazione turistica ed Airbnb “in nero”: cosa si rischia?
  • diritto-tributario-1
    Tributi, imposte, tasse e contributi: breve guida anti-confusione
  • inps
    Pensioni, l’Inps non può recuperare somme già corrisposte erroneamente

  • L’avvocato e lo studio legale
  • Consulenza Legale Online
  • Contatti e informazioni
2019© Avv. Tassitani Farfaglia, Padova - Milano
info@consulenzalegaleitalia.it
Tel. 3397692552
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza nel sito: naviganovi presti il consenso.Ok