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Home » Tributario e previdenziale » Indennità di accompagnamento: chi ne ha diritto, quanto spetta e come richiederla

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Indennità di accompagnamento: chi ne ha diritto, quanto spetta e come richiederla

Avv. Beatrice Bellato consulenzalegaleitalia.it Indennità di accompagnamento: chi ne ha diritto, quanto spetta e come richiederla
indennita-accompagnamento
Avv. Beatrice Bellato

L’indennità di accompagnamento – indice:

  • Requisiti
  • Per anzioni e giovani
  • Quanto si percepisce
  • Come richiederla
  • Pensione di inabilità

L’indennità di accompagnamento è una specifica prestazione economica che l’Inps eroga in favore di coloro che hanno riconosciuta una invalidità civile al 100%, con impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o di compiere gli atti normali della vita quotidiana senza ausilio di altro soggetto. In presenza di questi requisiti (che dettaglieremo meglio tra breve), l’indennità di accompagnamento spetta indipendentemente dall’età e dalle condizioni di reddito del beneficiario. Si tratta inoltre di indennità ben compatibile con lo svolgimento di attività lavorative e con le pensioni di inabilità.

Requisiti dell’indennità di accompagnamento

Per poter beneficiare dell’indennità di accompagnamento, oltre agli indispensabili requisiti di inabilità totale (100%) e di impossibilità di deambulare e di compiere gli atti quotidiani della vita senza l’aiuto di un altro soggetto, è necessario che il richiedente sia cittadino italiano, comunitario o extracomunitario con permesso di soggiorno di almeno un anno, e sia residente in maniera stabile e abituale nel territorio della Repubblica.

Indennità di accompagnamento per over 65 e under 18

Qualche particolarità in più è prevista per l’indennità di accompagnamento per i soggetti con età maggiore di 65 anni e 3 mesi, o inferiore ai 18 anni. Per quanto concerne i primi il legislatore prevede infatti che il beneficio dell’indennità sia riconosciuto subordinatamente alla verifica della sussistenza di evidenti difficoltà nello svolgimento dei compiti e delle funzioni tipiche della loro età. Per quanto invece concerne i minorenni di età, il godimento dell’indennità di accompagnamento è da qualche anno frutto di un automatico riconoscimento della pensione di inabilità al compimento di 18 anni, senza che vi sia necessità di presentare specifica domanda.

A quanto ammonta l’indennità

Per l’anno in corso l’indennità di accompagnamento spetta nella misura mensile di 512,34 euro. L’indennità non concorre alla formazione della base imponibile ai fini IRPEF. Il pagamento decorre dal primo giorno del mese successivo alla presenza della domanda, e i soggetti beneficiari sono obbligati a presentare ogni anno una relazione annuale nella quale si attesta la permanenza delle condizioni che permettono di ottenere l’erogazione.

Come richiedere l’indennità

Per poter richiedere l’indennità di accompagnamento è innanzitutto necessario domandare al proprio medico di base il certificato medico introduttivo, nel quale sarà presente uno specifico codice identificativo da allegare alla domanda. Una volta in possesso di tale codice, sarà sufficiente inviare la richiesta all’INPS per via telematica mediante i servizi online o, qualora impossibilitati a procedere in tale completa autonomia, mediante i patronati e le associazioni di categoria.

Indennità di accompagnamento e pensione di inabilità

Chiarito quanto precede, si tenga conto che l’indennità di accompagnamento non deve essere concettualmente – e nella prassi – confusa con la pensione di inabilità, che è una prestazione economica erogata a domanda nei confronti di quei soggetti cui è stata riconosciuta una inabilità lavorativa totale del 100%, permanente, e che riveste la qualità di prestazione assistenziale: viene infatti riconosciuta a tutti quei soggetti che, fermi restando i requisiti di cui sopra, si trovano in uno stato di bisogno economico (ovvero, per poter avere accesso tale beneficio non bisognerà superare le soglie che annualmente sono previste per legge).

Per poter ottenere la pensione di inabilità i requisiti sono:

  • riconoscimento di una inabilità totale e permanente al 100%;
  • stato di bisogno economico;
  • età compresa tra i 18 e i 65 anni e 7 mesi;
  • cittadinanza italiana (è comunque possibile richiederla anche da parte di cittadini comunitari o extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno di almeno un anno);
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Per poterne fare richiesta, sarà sufficiente – come abbiamo già analizzato per l’indennità di accompagnamento – recarsi presso il proprio medico di base e domandare il rilascio di un certificato medico introduttivo. Successivamente, con il codice identificativo, sarà possibile fare richiesta di pensione di inabilità attraverso i servizi online dell’Inps, o eventualmente con l’ausilio di associazioni di categoria e patronati.

Ricordiamo infine che la pensione di inabilità spetta dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, e che gli attuali limiti di reddito personale che permettono di avere accesso alla pensione sono pari a 16.532,10 euro. La pensione di inabilità sarà corrisposta per 13 mensilità con un importo attualmente pari a 297,47 euro al mese.

Indennità di accompagnamento e assegno mensile

Infine, evidenziamo come l’indennità di accompagnamento non debba essere confusa con l’assegno mensile, una prestazione economica in favore di quei soggetti la cui riduzione della capacità lavorativa non è totale, bensì parziale in una misura compresa tra il 74% e il 99%. Gli altri requisiti ricalcano quanto abbiamo già esaminato nei confronti dell’indennità e della pensione di inabilità.

Cambia invece il limite massimo di reddito che non si dovrebbe superare per poter avere accesso all’assegno (di 279,47 euro mensili, così come la pensione di inabilità): per l’anno in corso, il tetto è fissato in 4.800,38 euro.

Avv. Bellato – diritto tributario e previdenziale

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