hello@consulenzalegaleitalia.it | +39 06 5656 9472
  • LO STUDIO
    • L’avvocato a Padova
  • ATTIVITÀ
    • Avvocato Penalista
  • CONSULENZA LEGALE
    • Consulenza Legale Online
    • Costi consulenza legale
Consulenza Legale Italia
  • GUIDE LEGALI
    • Diritto Penale
    • Circolazione Stradale
    • Reati e animali
    • Reati Informatici
      • Diffamazione a mezzo stampa
    • Sessuali e Famiglia
      • Stalking
    • Onore
      • Diffamazione
      • Ingiuria
    • Patrimonio
      • Appropriazione indebita
      • Bancarotta fraudolenta
      • Estorsione
      • Insider trading
      • Usura
    • Responsabilità Penale
  • DEFINIZIONI
    • Diritto penale: cos’è
    • Processo penale: come si svolge?
    • Avviso conclusione delle indagini
    • Decreto penale di condanna
    • Giudizio abbreviato
    • Giudizio direttissimo
    • Interrogatorio penale
    • Messa alla prova
    • Oblazione nel diritto penale
    • Patteggiamento
    • Querela
    • Udienza preliminare
  • CONTATTI

Home » Penale » Responsabilità » Dire “te la farò pagare” e il reato di minaccia

  • LO STUDIO
    • L’avvocato a Padova
  • ATTIVITÀ
    • Avvocato Penalista
  • CONSULENZA LEGALE
    • Consulenza Legale Online
    • Costi consulenza legale
  • GUIDE LEGALI
    • Diritto Penale
    • Circolazione Stradale
    • Reati e animali
    • Reati Informatici
      • Diffamazione a mezzo stampa
    • Sessuali e Famiglia
      • Stalking
    • Onore
      • Diffamazione
      • Ingiuria
    • Patrimonio
      • Appropriazione indebita
      • Bancarotta fraudolenta
      • Estorsione
      • Insider trading
      • Usura
    • Responsabilità Penale
  • DEFINIZIONI
    • Diritto penale: cos’è
    • Processo penale: come si svolge?
    • Avviso conclusione delle indagini
    • Decreto penale di condanna
    • Giudizio abbreviato
    • Giudizio direttissimo
    • Interrogatorio penale
    • Messa alla prova
    • Oblazione nel diritto penale
    • Patteggiamento
    • Querela
    • Udienza preliminare
  • CONTATTI

Dire “te la farò pagare” e il reato di minaccia

Avv. Beatrice Bellato consulenzalegaleitalia.it Dire “te la farò pagare” e il reato di minaccia
Reato di minaccia
Avv. Beatrice Bellato

Il reato di minaccia: lo è dire “te la farò pagare” – indice:

  • La frase incriminata
  • La Cassazione
  • La tutela

Nei momenti di rabbia, dire “te la farò pagare” o “ti sistemo io”, potrebbe costarvi molto caro. Ad affermarlo è la recentissima sentenza della Corte di Cassazione, n. 1690/2017, secondo cui le affermazioni di cui sopra sarebbero in grado di configurare un reato: i giudici della Suprema Corte hanno pertanto confermato la condanna a carico di un uomo che si è lasciato andare ad uno sfogo verbale in strada evidentemente troppo impetuoso, rivolgendosi a un altro soggetto, in compagnia del proprio figlio, con le parole “vi sistemo io, ve la farò pagare”.

Una “promessa” che è una minaccia

Per gli ermellini, un comportamento quale quello di cui sopra sarebbe in grado di configurare il reato di cui all’art. 612 del Codice Penale, rubricato “Minaccia”, secondo cui “chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 1.032”. Al secondo comma lo stesso articolo aggiunge poi che “se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d’ufficio”.

Per quanto concerne i modi indicati nell’art. 339, rubricato “Circostanze aggravanti”, si riepilogano come tali le ipotesi in cui la violenza o la minaccia sia commessa con armi, o da persona travisata, o da più persone riunite, o con scritto anonimo, o in modo simbolico, o valendosi della forza intimidatrice derivante da segrete associazioni, esistenti o supposte.

Leggi anche: Contenuti illeciti, Facebook tenuto alla rimozione su segnalazione dell’utenza

La decisione della Corte in ordine al reato di minaccia

Ricostruiamo ora, attraverso le principali affermazioni contenute in sentenza, quel che è accaduto. La Cassazione si è infatti espressa sul ricorso proposto dal reo contro la sentenza del giudice di pace, che lo aveva condannato alla pena di 200 euro di multa per il reato di minaccia. Il ricorrente denunciava il travisamento della prova e vizi motivazionali in ordine alla ritenuta sussistenza del reato di minaccia, sostenendo in particolar modo che le frasi da lui pronunciate (“Vi sistemo io a tutti e due, ve la farò pagare”) costituirebbero “una legittima reazione ad una condotta di violenza privata posta in essere dalla persona offesa”.

Esaminato il caso, la Cassazione annulla la sentenza solo limitatamente al trattamento sanzionatorio, confermando invece le altre deduzioni, e precisando che i motivi dedotti dal ricorrente sono infondati. “Invero, il giudice di pace ha correttamente ritenuto sussistenti gli elementi costitutivi del reato di minaccia. Dalla ricostruzione dei fatti, desumibile nella sentenza impugnata, emerge che l’imputato ha pronunziato la frase indicata nel capo di imputazione dopo aver discusso con O. V. e il figlio minorenne di costui; il motivo del litigio era il risentimento nutrito dal L. nei confronti del minore, avendo costui riferito alla polizia di aver acquistato droga da lui. E’ allora evidente la portata minacciosa, sebbene espressa in termini generici, della frase “vi sistemo io…., ve la farò pagare””.

Il bene giuridico tutelato nel reato di minaccia

In tal proposito, i giudici ribadiscono come nel reato di minaccia costituisca elemento essenziale la limitazione della libertà psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima, senza che sia necessario che uno stato di intimidazione si verifichi concretamente in quest’ultima, essendo sufficiente la sola attitudine della condotta ad intimorire e irrilevante l’indeterminatezza del male minacciato purché questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione contingente.

Anche ai fini della configurabilità del reato di minaccia grave di cui al già ricordato art. 612 c.p., rileverebbe l’entità del turbamento psichico che l’atto intimidatorio è in grado di determinare sul soggetto passivo, “mentre che sia necessario che la minaccia sia circostanziata, potendo benissimo, ancorché pronunciata in modo generico, produrre un grave turbamento psichico, avuto riguardo alle personalità dei soggetti (attivo e passivo) del reato”. Ancora, prosegue la Corte, “sotto altro profilo va anche ricordato che l’elemento soggettivo del reato di minaccia si caratterizza per il dolo generico consistente nella cosciente volontà di minacciare un male ingiusto, indipendentemente dal fine avuto di mira”.

Ulteriormente, la Suprema Corte rileva di ufficio l’illegalità della pena inflitta, poiché il fatto risulterebbe essere comunque commesso prima dell’entrata in vigore della legge 119/2013, che ha aumentato sino a Euro 1032 di multa il limite edittale della pena prevista dal primo comma dell’art. 612 cod. pen. “E’ evidente allora che il Giudice di pace sia incorso in una violazione di legge, alla quale si può porre rimedio in questa sede con l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla quantificazione della pena, con rideterminazione della stessa in Euro 50 di multa ovvero nel limite edittale massimo previsto dall’art. 612 primo comma cod. pen. all’epoca della commissione del fatto per cui si è proceduto”.

Avv. Bellato – diritto penale

Quanto utile è stato questo articolo?

Esprimi il tuo voto

Voto medio 4.4 / 5. Conteggio voti 13

Nessuna valutazione ad ora: valuta per primo

CONTATTA LO STUDIO LEGALE

    * TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

    Contattando lo studio si presta il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 196 del 2003 e del Regolamento UE 679 del 2016.

    Avv. Robeto Tomassoni – tel: 06 56 56 74 63

    Responsabilità penale

    • daspo
      DASPO e aggravamento della durata – guida rapida
    • responsabilita medica specializzazione
      Responsabilità medica: gli errori in carenza di necessaria specializzazione – guida rapida
    • telefonate mute
      Telefonate mute integrano il reato di molestia e di disturbo alle persone
    • procura-repubblica
      Certificato carichi pendenti: che cosa è e quando il datore di lavoro può richiederlo
    • docente
      Non è reato criticare l’operato di un docente inviando una lettera al dirigente
    • giornalista
      Esercizio abusivo della professione di giornalista – guida rapida
    • Diffusione del virus covid-19
      Il reato di diffusione del virus Covid-19 – una guida rapida
    • Reati tributari
      I reati tributari – come difendersi
    • Reato di spaccio di stupefacenti
      Il reato di spaccio di stupefacenti – una guida rapida
    • Responsabilità amministrativa degli enti
      La responsabilità amministrativa degli enti – una guida rapida
    • Violazione di domicilio
      Il reato di violazione di domicilio – una guida rapida
    • Violenza privata
      La violenza privata – una guida rapida
    • false dichiarazioni rese ad un pubblico ufficiale
      False dichiarazioni rese ad un pubblico ufficiale – una guida rapida
    • Reati Coronavirus
      Coronavirus: quando uscire di casa è reato
    • Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità
      L’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità – una guida rapida
    • Inquinamento ambientale
      Il danno ambientale significativo e misurabile – una guida rapida
    • usura
      Usura, per il reato è sufficiente l’oggettiva usurarietà delle condizioni economiche
    • compromissione e deterioramento
      Inquinamento ambientale, compromissione e deterioramento – una guida rapida
    • inquinamento ambientale
      Inquinamento ambientale: l’abusività della condotta – una guida rapida
    • inquinamento ambientale
      Inquinamento ambientale – una guida rapida
    • Circonvenzione persone incapaci
      Il soggetto passivo nella circonvenzione di incapaci – una guida rapida
    • circonvenzione persone incapaci
      Circonvenzione di persone incapaci – una guida rapida
    • frode-in-emigrazione
      Frode in emigrazione – guida rapida
    • calunnia
      Il reato di calunnia – una guida rapida
    • videosorveglianza
      Si possono usare i video privati come prova in giudizio?
    • spese-mediche
      Detrazione spese mediche nel 730, dichiarare il falso è reato
    • azione-revocatoria-penale
      Azione revocatoria penale: disciplina, caratteristiche e efficacia
    • lavori-ristrutturazione
      Lavori di ristrutturazione, alzare troppa povere è reato
    • Reato di minaccia
      Dire “te la farò pagare” e il reato di minaccia
    • police
      Vilipendio alla nazione: condannato 71 enne
    • Chi Siamo
    • Consulenza Legale Online
    • Marketing per Studi Legali e Avvocati
    • Focus On
    • Contatti
    hello@consulenzalegaleitalia.it|+39 06 5656 9472