Il divorzio breve – indice:
- Cos’è
- Tempi
- Tempi in caso di separazione giudiziale
- Effetti anticipati
- Documenti necessari
- Con figli minori
- Procedimento
- Senza avvocato
- Costi
Il divorzio breve è stato introdotto con la legge numero 55 del 6 maggio 2015. Il provvedimento ha modificato l’articolo 3 della legge sul divorzio (legge 898 del 1970). Oggi è dunque possibile sciogliere gli effetti civili del matrimonio in tempi molto brevi: vediamo come ed in base a che norme.
Cos’è il divorzio breve
Non si tratta di una vera e propria modalità “alternativa” rispetto al divorzio giudiziale o congiunto. Viene individuato nella riforma del diritto matrimoniale operata con la sopra citata legge numero 55 del 2015 che ha inciso sui termini di durata del procedimento di scioglimento degli effetti civili del matrimonio. Quanto invece al procedimento di breve durata tramite il quale è possibile ottenere il divorzio e la separazione “in poco tempo”, si parla invece della negoziazione assistita.
I tempi del divorzio breve in caso di separazione consensuale
Il numero 2), lettera b) del primo comma dell’articolo 3 della legge 898 del 1970 oggi prevede che, in caso di separazione consensuale, i coniugi possano addivenire al divorzio decorsi “sei mesi nel caso di separazione consensuale anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale, ovvero dalla data certificata nell’accordo di separazione raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita da un avvocato ovvero dalla data dell’atto contenente l’accordo di separazione concluso innanzi all’ufficiale dello stato civile”.
Come chiarito dalla norma, i termini di decorrenza differiranno a seconda del tipo di procedimento utilizzato in sede di separazione. In caso di precedente negoziazione assistita ad esempio, i termini decorreranno dall’accordo di separazione. Il termine sarà breve anche nel caso dalla coppia siano nati figli: il procedimento non subirà aggravamenti.
I tempi in caso di separazione giudiziale
Leggermente più lunghi sono invece i tempi nel caso in cui il divorzio breve segua ad un procedimento di separazione giudiziale. La norma in questo caso prevede che “le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da almeno dodici mesi dall’avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale”.
Anche in questo caso la presenza o meno di figli non inciderà in alcun modo sulla durata del procedimento di divorzio breve.
Gli effetti della separazione anticipati alla prima udienza presidenziale
La citata riforma del 2015 incide anche sul procedimento di separazione coniugale, anticipandone gli effetti. La legge numero 55 del 2015 modifica infatti anche l’articolo 191 del codice civile in tema di separazione. “La comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato”. Non è dunque oggi più necessario attendere il termine del procedimento civile per ottenere lo scioglimento della comunione legale.
I documenti necessari per il divorzio breve
Veniamo ora agli aspetti più pratici del procedimento di divorzio, correlati alla documentazione da allegare al ricorso o agli atti relativi alla negoziazione assistita. Per dare seguito al divorzio breve saranno dunque necessari:
- La copia dell’atto integrale di matrimonio;
- Certificato contestuale di residenza e stato di famiglia;
- Copia autentica del decreto di omologa o degli accordi autorizzati di negoziazione assistita;
- Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi.
In presenza di figli minori o maggiorenni
Come detto, i tempi del procedimento non sono influenzati dalla presenza o meno di figli minori o economicamente non autosufficienti. In caso di negoziazione assistita però, gli accordi per essere efficaci necessiteranno dell’autorizzazione del Pubblico Ministero. Laddove i figli siano maggiorenni ed anche economicamente autosufficienti, per la negoziazione assistita non sarà necessaria una vera e propria autorizzazione del Pubblico Ministero.
Il procedimento di divorzio breve
Il procedimento in questione potrà essere fondamentalmente di due tipi: a mezzo di negoziazione assistita o mediante il deposito di un ricorso al tribunale. Quello di negoziazione assistita è sicuramente l’iter più snello e ha durata assai ridotta: dall’inizio alla fine dell’iter potrebbe passare poco più di un mese.
Senza avvocato in comune
È possibile divorziare senza l’assistenza dell’avvocato in Comune ma solo a determinate condizioni:
- Dalla coppia non devono essere nati figli che non siano economicamente non autusufficienti;
- Dagli accordi di divorzio non devono discendere trasferimenti di diritti patrimoniali.
In tribunale non è possibile divorziare senza l’assistenza dell’avvocato.
I costi del divorzio breve
I costi del procedimento di divorzio variano a seconda delle modalità scelte dai coniugi. Nel caso di negoziazione assistita (la modalità più economica e di breve durata), ad esempio, i costi possono superare di poco i mille euro complessivi. Nel caso di divorzio giudiziale viceversa, i costi variano da 1500 ad oltre 3000 euro.
Avv. Tassitani Farfaglia – diritto di famiglia e matrimoniale, separazione e divorzio