• CHI SIAMO
    • L’avvocato a Padova
    • L’avvocato a Milano
  • ATTIVITÀ
    • Avvocato Successioni
    • Avvocato Divorzista
    • Avvocato Condominio
    • Avvocato Malasanità
    • Avvocato Civilista
    • Avvocato Penalista
    • Diritto Bancario
    • Diritto dell’Informatica
  • CONSULENZA LEGALE
    • Costi della Consulenza Legale
Consulenza Legale Italia
  • GUIDE LEGALI
    • Matrimonio
    • Famiglia
    • Successioni
    • Testamento
    • Condominio
    • Diritti Reali
    • Contratto in generale
      • Contrattuale
      • Processuale
    • Commerciale
    • Bancario
    • Circolazione Stradale
    • Infortuni
    • Penale
    • Emigrazione
    • Tributario e previdenziale
  • DEFINIZIONI
    • Diritto civile: cos’è
    • Diritto penale: cos’è
    • Diritto amministrativo: cos’è
  • CONTATTI

Consulenza Legale Italia » Diritto Civile » Matrimoniale » L’assegnazione della casa familiare: i presupposti e gli interessi tutelati

  • CHI SIAMO
    • L’avvocato a Padova
    • L’avvocato a Milano
  • ATTIVITÀ
    • Avvocato Successioni
    • Avvocato Divorzista
    • Avvocato Condominio
    • Avvocato Malasanità
    • Avvocato Civilista
    • Avvocato Penalista
    • Diritto Bancario
    • Diritto dell’Informatica
  • CONSULENZA LEGALE
    • Costi della Consulenza Legale
  • GUIDE LEGALI
    • Matrimonio
    • Famiglia
    • Successioni
    • Testamento
    • Condominio
    • Diritti Reali
    • Contratto in generale
      • Contrattuale
      • Processuale
    • Commerciale
    • Bancario
    • Circolazione Stradale
    • Infortuni
    • Penale
    • Emigrazione
    • Tributario e previdenziale
  • DEFINIZIONI
    • Diritto civile: cos’è
    • Diritto penale: cos’è
    • Diritto amministrativo: cos’è
  • CONTATTI

L’assegnazione della casa familiare: i presupposti e gli interessi tutelati

Avv. Filippo Giuseppe Tassitani Farfaglia consulenzalegaleitalia.it L’assegnazione della casa familiare: i presupposti e gli interessi tutelati
Assegnazione casa familiare
Avv. Filippo Giuseppe Tassitani Farfaglia

L’assegnazione della casa familiare – indice:

  • Cos’è la casa familiare
  • Presupposti
  • L’affidamento congiunto dei figli
  • Gli scopi
  • La trascrizione e l’opponibilità
  • La cessazione del diritto

Il tema dell’assegnazione della casa familiare è stato riformato ad opera del Decreto Legislativo 154 del 2013. Questa legge ha introdotto l’articolo 337-sexies del codice civile, che recita come “Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli”. Questo è infatti il principio generale che guida l’intera norma.

Cos’è la casa familiare e quando viene assegnata

La giurisprudenza ha dato una definizione abbastanza ampia di casa familiare. Di essa non fa parte solo l’immobile all’interno del quale si svolge la vita familare, ma anche i mobili, gli arredi, i servizi e le pertinenze della stessa. Non fanno parte della casa familiare invece i beni strettamente personali dei conugi (Cassazione 7865 del 1994).

In assenza e in presenza di figli: i presupposti dell’assegnazione

Il presupposto dell’assegnazione della casa familiare è in primo luogo il collocamento (non già l’assegnazione) presso il coniuge dei figli. L’articolo 337-sexies tace in merito all’assegnazione della casa familiare in assenza di figli. Questo silenzio della norma rende assai rara l’ipotesi di assegnazione in assenza di figli al coniuge non proprietario o non titolare di diritti sull’immobile. Un’ipotesi di questo tipo potrebbe forse verificarsi nel caso in cui l’assegnatario sia affetto da patologie o infermità particolari. La Corte di Cassazione (Sentenza 1198 del 2006) non ritiene necessario ai fini dell’assegnazione della casa familiare che i figli siano minorenni benché non autosufficienti senza colpa ma conviventi con i genitori.

In caso di affidamento congiunto o di affidamento esclusivo all’altro coniuge

La prassi giurisprudenziale tende ad assegnare nella maggior parte dei casi la casa familiare al coniuge affidatario esclusivo. Nel caso in cui l’affidamento dei figli sia congiunto il giudice dovrà avere riguardo al titolo di proprietà od ai diritti di ciascun coniuge in capo all’immobile. Solitamente la casa familiare viene assegnata anche al coniuge che sia semplice collocatario (cioè nel caso sia stabilito che i figli vivano prevalentemente con esso) della prole, anche ove l’affidamento sia congiunto. La dottrina dominante ritiene che non sia possibile assegnare la casa coniugale al coniuge che non sia né affidatario, né collocatario né titolare di alcun diritto reale sull’immobile.

Lo scopo dell’assegnazione della casa familiare

Lo scopo dell’assegnazione non è quindi quello di tutelare in sede di separazione giudiziale (o divorzio) la posizione del coniuge debole. Ad avviso della giurisprudenza l’assegnazione della casa coniugale non è una componente patrimoniale facente parte delle obbligazioni coniugali. Lo scopo è quello di tutelare l’interesse dei figli a vivere e crescere nell’ambiente in cui sono stati abituati a vivere. La separazione è infatti ritenuta un trauma per la prole, e il giudice ha il compito di mitigarne gli effetti con un sapiente utilizzo dello strumento in questione. Ai sensi dell’articolo 337-sexies del codice civile tuttavia, “dell’assegnazione il giudice tiene conto nella regolazione dei rapporti economici tra i genitori, considerato l’eventuale titolo di proprietà”.

La trascrizione dell’assegnazione ai sensi dell’articolo 2643: diritto reale o diritto personale di godimento?

L’articolo 337-sexies stabilisce come l’assegnazione della casa familiare debba essere trascritta ai sensi dell’articolo 2643 del codice civile. La trascrizione del provvedimento ha il fine di rendere opponibile a terzi il diritto dell’assegnatario. La trascrizione di questo diritto non lo rende però un diritto reale, come parte della dottrina ha sostenuto. Il diritto dell’assegnatario deve infatti essere considerato come diritto personale di godimento (Così Cassazione 17843 del 2016). La trascrizione del provvedimento di assegnazione della casa familiare non può essere opposta al creditore ipotecario che abbia iscritto sull’immobile un’ipoteca anteriormente. La Cassazione (Sentenza 7776 del 2016) ha quindi stabilito che l’ipoteca prevale sull’assegnazione. In caso di ipoteca anteriore dunque, l’immobile potrà essere sottoposto ad esecuzione come “libero”.

Quando cessa il diritto dell’assegnazione della casa familiare

Il primo comma dell’articolo 337-sexies specifica in quali ipotesi avviene la cessazione del diritto in questione. “Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso in cui l’assegnatario non abiti a cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio“.

La ratio di questa disposizione è facilmente individuabile. Una nuova convivenza, un abbandono della casa o un nuovo matrimonio non possono infatti che far venir meno i presupposti “di continuità” sottesi all’assegnazione. L’habitat abitudinario della prole verrebbe meno e con esso viene meno la finalità della norma.

Un’altra ipotesi in cui può essere chiesta la revoca è la cessazione della convivenza da parte della prole con il genitore assegnatario. Ad avviso della Cassazione tuttavia (Sentenza 14348 del 2012) la cessazione della convivenza deve essere definitiva ed “irreversibile”.

Avv. Tassitani Farfaglia – diritto di famiglia e matrimoniale, separazione e divorzio

Share on Facebook Share
Share on TwitterTweet
Share on LinkedIn Share
Print Print

CONTATTA LO STUDIO LEGALE

Avv. Tassitani, Padova – tel: 3397692552

Diritto Matrimoniale

  • La separazione consensuale
    La separazione consensuale: tempi e costi – guida rapida
  • 2F34F254-269F-438C-811A-8588E6597E52
    Beni esclusi dalla comunione legale – una guida rapida
  • Separazione cittadini stranieri in Italia
    Separazione e divorzio di cittadini stranieri residenti in Italia
  • Separazione Breve
    Separazione breve: una guida rapida
  • Divorzio di cittadini residenti all'estero
    Separazione e divorzio di cittadini residenti all’estero
  • Assegno di mantenimento
    L’assegno di mantenimento in sede di separazione e divorzio
  • Divorzio Breve
    Divorzio breve: una guida rapida
  • La separazione giudiziale
    La separazione giudiziale: una guida rapida
  • Addebito della separazione
    L’addebito della separazione: quando si richiede e cosa comporta
  • La separazione giudiziale
    Assegno divorzile: se l’ex coniuge instaura una nuova famiglia perde l’assegno
  • Separazione coniugale
    Separazione coniugale, è reato di appropriazione indebita non restituire i beni all’ex
  • Assegno divorzile
    Assegno divorzile: quando spetta e come si calcola
  • Assegnazione della casa familiare e ipoteca
    Assegnazione della casa familiare: prevale l’ipoteca già iscritta
  • Avvocato Divorzista
    Come scegliere il proprio avvocato divorzista
  • Comunicazioni bancarie
    Documenti bancari, è reato sottrarli al coniuge per usarli contro di lui
  • assegno-mantenimento
    Assegno di mantenimento differenziato e se cambia la situazione economica
  • separazione3
    Separazione, assegno sospeso se ex coniuge malata ora può lavorare
  • divorzio-congiunto
    Divorzio consensuale o congiunto: una guida rapida
  • Divorzio giudiziale
    Divorzio giudiziale: procedimento, effetti, durata e costi
  • Assegnazione casa familiare
    L’assegnazione della casa familiare: i presupposti e gli interessi tutelati
  • Comunione legale dei beni
    La Comunione legale dei beni tra coniugi: una guida rapida
  • sesso-moglie
    Moglie rifiuta di fare sesso con il marito: non sempre c’è addebito della separazione
  • donation
    Le donazioni: quando sono nulle se fatte durante il matrimonio
  • love
    Addebito della separazione per infedeltà e tradimento

Avvocato - assistenza legale online

  • Chi Siamo
  • Consulenza Legale Online
  • Contatti
2019© Avv. Filippo Tassitani, Padova - Milano
Telefono +39 339 76 92 552
info@consulenzalegaleitalia.it